Il Nuovo Quotidiano 12-05-14
Nel vedere certe immagini sembrerebbe che Santarcangelo sia tutto tranne che una città turistica. Il degrado l'incuria e la trasandatezza di aree che dovrebbero essere di interesse turistico, storico e culturale, lasciano veramente di stucco.
Quelle che dovrebbero essere eccellenze purtroppo, se non curate nella giusta maniera, rischiano di trasformarsi in pessimi biglietti da vista, è il caso del Museo degli Usi e Costumi della Gente di Romagna, che visto da fuori non dà certo l'idea di un luogo aperto alle visite dei turisti. L'area esterna non è certo il massimo, eppure lo stesso parco è area museale, mentre il cartello di apertura del museo riporta orari non aggornati ( stessa svista rilevata in passato anche al Museo Storico Archeologico situato in centro storico).
Ma la cosa peggiore resta comunque l'area d' ingresso che si presenta con una cancellata danneggiata oltrettutto circondata da una serie infinita di bidoni dell'immondizia un vero pugno in un occhio. Visto da fuori più che un museo sembra l'ingresso di un centro ambiente.
Volendo sperare che la scelta di collocare i bidoni dell'inmondizia lì sia stata dettata dall'impossibilità di collocarli altrove, c'è da chiedersi come sia possibile che non si sia provveduto per lo meno a nasconderli tramite degli steccati in legno come si usa in alcune zone di pregio nei centri storici. Se vogliamo incrementare il turismo a Santarcangelo dobbiamo cominciare a curare maggiormente anche l'immagine, la bellezza e l'accoglienza.
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