giovedì 20 novembre 2014

LE PRIORITA' SONO ALTRE di Marco Fiori

La Voce 21-11-14
Il Carlino 21-11-14

Registro Unioni Gay, solo un commento VERGOGNA, Dio ci scampi dall’essere considerata OMOFOBIA ma piuttosto una sentita critica verso il sindaco della nostra citta’ la quale invece di farsi carico dei problemi esistenti, come promesso in campagna elettorale, perde tempo nell’avanzare proposte inutili e non necessarie.

Speravamo che in qualità di consigliere ANCI, la sig.ra Parma, potesse prendere spunto da altri comuni per idee e progetti migliorativi, invece prendiamo atto che ella preferisce attingere idee di dubbia legalità e dallo scopo meramente provocatorio dai due sindaci più contestati della nazione. La proposta in oggetto altro non e’ che un favore per la componente SEL del governo cittadino, e un ulteriore tentativo di sviare l’attenzione dal problema di ordine pubblico occorso per la fiera di San Martino. Forse lo scopo di tali iniziative è quello di ricercare visibilità, magari nella speranza di parlare di sé i telegiornali nazionali? Avanti di questo passo e magari potremmo ritrovarcela invitata all’isola dei famosi …  Ci chiediamo cosa ne pensi la corrente cattolica del PD nonchè le parrocchie ed i santarcangiolesi. Nel programma elettorale del Pd non abbiamo trovato alcun riferimento a questa novità. Una nostra svista?  Auspichiamo che i consiglieri comunali al momento della votazione si alzino e contestino questa ennesima pagliacciata di questa giunta che sta facendo di tutto per farci rimpiangere l’era Morri.
 

Marco Fiori Forza Italia Santarcangelo

mercoledì 19 novembre 2014

SALVIAMO I PICCOLI OSPEDALI di Francesca D'Amico

       Il Corriere 21-11-14

       Non è certo supportando il Pd che potremo salvare l'Ospedale Franchini a Santarcangelo, il Sacra Famiglia di Novafeltria e il Cervesi di Cattolica!

       La riorganizzazione della sanità ad opera della Regione Emilia Romagna prevede in pochi anni che i plessi ospedalieri venganono riorganizzati e distinti in due categorie: quelli per acuti ove si fronteggeranno le emergenze e quelli di comunità in cui avremo solamente un pronto intervento e posti letto riservati a quei pazienti che hanno già affrontato la fase acuta della loro patologia, ma non sono ancora pronti ad essere dimessi dalla struttura ospedaliera, in quanto, a domicilio non potrebbero avere lo stesso tipo di assistenza infermieristica che possono invece ricevere in un ospedale.

       La Regione ha stilato un elenco delle 25 strutture sanitarie aventi i requisiti per essere trasformati in ospedali di comunità o meglio "dormitorio assistito", un elenco che penalizza fortemente la Provincia di Rimini visto che ben tre delle cinque strutture ospedaliere del territorio rientrano in quella lista .

        Non dimentichiamo che il bacino di utenza dei nostri nosocomi oltrepassa i confini comunali, Santarcangelo e la Valmarecchia non possono avere come unico presidio di riferimento per gli acuti l'Infermi di Rimini. In questi anni, mentre le opposizioni e anche alcuni esponenti dell’ex maggioranza chiedevano la massima attenzione il Pd si prodigava a buttare acqua sul fuoco, minimizzando su quei chiari segnali di depotenziamento in atto. 

       Bisogna riconsiderare il ruolo dei piccoli ospedali, occorre mantenere quei reparti di base tra cui la chirurgia a basso e medio rischio nonchè sviluppare per ogni struttura una specialistica. 

Francesca D’Amico Candidata al coniglio regionale per Forza Italia

POLITICHE SULLA CASA di Francesca D'Amico

Anche sulla politiche abitative il Pd mostra tutta la sua incapacità, a cominciare dalla programmazione del territorio attraverso strumenti urbanistici inadeguati e fallimentari che tendono ad  agevolare più la speculazione edilizia rispetto ai singoli cittadini.  
       Tale incapacità la riscontriamo a livello comunale quando andiamo a guardare i Piani Strutturali Comunali ed i Regolamenti Edilizi (Psc e Rue), ma non dimentichiamoci che questi discendono da quanto fatto in Provincia, ovvero il Ptcp che a sua volta si rifà al Ptr il Piano Territoriale della Regione. D’altronde, quando l’albero nasce storto è difficile che cresca diritto.

       Abbiamo avuto un’occasione di poter rilanciare l’economia intervenendo sul settore edile attraverso il piano casa, ma c’è chi ha preferito affossarlo appesantendolo di vincoli ed i primi responsabili di ciò sono state le Regioni a cui si è stata demandata la materia.

       Da parte della sinistra una politica vessatoria che si riscontra anche nella tassazione, certamente non  siamo noi quelli che in materia fiscale penalizzano il cittadino sull’abitazione aumentandone le tasse, non è così che si sta a fianco di famiglie e imprese.

       Continuiamo a sostenere che siano necessarie agevolazioni fiscali, facilitazioni per l’ accesso al credito, detassazione e sburocratizzazione.

      Il 23 novembre l’occasione per cambiare.

Francesca D’Amico Candidata al consiglio regionale per Forza Italia

lunedì 17 novembre 2014

SANITA', FRANCESCA D'AMICO DALLA PARTE DEI CITTADINI

    Il futuro della Sanità è in mano alla Regione, è ad essa che fanno capo le scelte di indirizzo in merito, l’Asl è solo il braccio operativo. Da parte del Pd che l’ha sempre amministrata abbiamo visto posizioni piuttosto ambigue, ma è evidente la volontà di riorganizzare i piccoli ospedali  tagliando reparti e posti letto.
       Un sistema sanitario fatto principalmente di grandi ospedali consentirebbe di contenere i costi, ma rappresenterebbe un riordino del sistema fatto sulla pelle dei cittadini, efficiente solo dal punto di vista prettamente aziendale, senza tener presente le esigenze e le problematiche del cittadino e del territorio. Ci si chiede per quanto tempo potremo permetterci di avere 5 ospedali in Provincia di Rimini, ma prima di puntare le forbici contro i nostri nosocomi, perché non iniziamo sforbiciando sulle stesse Asl?  
       Non è accettabile trasformare i cittadini in” pendolari della salute”, certamente non per le patologie più diffuse e di minor gravità.
       Quel che mi indigna è il fatto che la politica, dovendo provvedere al contenimento della spesa, abbia messo in discussione la sopravvivenza dei piccoli ospedali, senza aver prima provveduto ad una seria riorganizzazione di quello che è la struttura dell’Asl.
       Si predisponga un piano di riordino del personale, intervenendo in maniera strutturale sull’organigramma dell’Asl ( senza dover licenziare nessuno, basta evitare di assumere nuove figure professionali quando quel ruolo può essere svolto da altri già in organico).
      Si parla di Asl Unica, ma su 3 province abbiamo tollerato sino ad oggi  ben 4 Asl, dov’è che annida lo spreco? Non sarebbe male se si introducesse un tetto massimo a certi stipendi, se si potesse provvedere alla graduale riduzione del numero dei dirigenti e dei funzionari, se si potesse accorpare tutto quello che possiamo considerare di back office, inoltre si potrebbero rivedere ad ogni scadenza i bandi per quei servizi esternalizzati. Si riorganizzi il sistema sanitario partendo dal vertice, poi guardiamo tutto il resto. La scelta di partire con la chiusura dei piccoli ospedali, dei reparti e dei posti letto,  mi pare  un éscamotage per non dover sacrificare la “casta sanitaria”.
       Il 23 novembre è l’occasione per cambiare.
Francesca D’Amico       Candidata alla Regione per Forza Italia

domenica 16 novembre 2014

Ma quale gabinetto?

MA QUALE GABINETTO!?

Quanto sta accedendo a Santarcangelo è a dir poco INDECENTE!

Sapevamo infatti da tempo che la Sinistra Locale capeggiata dal Pd  fosse fortemente impegnata a favorire strumentalmente GLI AMICI DEGLI AMICI.

Non avremmo mai pensato che si potesse arrivare ad un "imbarbarimento" tale da favorire i figli degli amici.

Appare oggi evidente anche ai meno esperti che la maggioranza uscita dalle urne, è impegnata a corrispondere agli impegni pre/ elettorali che non possono essere più occultati.

Sono state assoldate alla sinistra locale intere famiglie, sono state arruolate alla fazione della SINISTRA GRUPPI DI CATTOLICI CHE DI MODERATO HANNO SOLAMENTE L'APPARENZA!

Che dire della compiacente disponibilità alle scelte del Pd di apparenti ferventi cattolici che si sono appiattiti su una linea politica IMPRESENTABILE agli occhi della minima decenza?
La scelta della "Sindachessa" di attorniarsi di serventi segretari e di improponibili consulenti non in grado di sopperire alle sue inesperienze ed alle sue inadeguatezze, appare velleitaria ed insopportabile allo stesso tempo.

Non è un problema solo di spesa di bilancio, ma è soprattutto un atteggiamento inaccettabile dal punto di vista etico per una giunta che si proclama al servizio dei cittadini.
A questo punto ci auguriamo il pentimento di quelle decine di elettori che con il loro voto, superficialmente definito e inopportunamente conferito, si dovranno finalmente rendere conto di aver attribuito la gestione del comune ad un gruppo di potere e di condizionamento che  farebbe arrossire addirittura le peggiori amministrazioni del meridione.

Non c'è che  dire, di affare di famiglia in affare di famiglia, rischiamo di essere travolti dagli scandali.
Scandaloso e  indecente resta a tutti gli effetti il Pd di Santarcangelo che risulta incapace di apparire come un partito moderno e socialmente utile come va sbandierando il suo leader maximo Matteo Renzi.

Ci attendiamo una reazione adeguatamente forte da parte dei cittadini e delle associazioni e dei movimenti di opposizione! 

Vicario Walter 
Forza Italia Santarcangelo 

mercoledì 12 novembre 2014

DALLA PARTE DELLE IMPRESE di Francesca D'Amico


Forza Italia è da sempre al fianco delle piccole e medie imprese del territorio e da queste dobbiamo ripartire; in questo difficile periodo,  il lavoro e l'impresa devono tornare al centro dell'agenda politica  anche e soprattutto della futura Assemblea Regionale.

      Solo attraverso il sostegno alle imprese si può far ripartire l'economia, e grazie a questo possiamo dare sicurezza ai lavoratori ed alle loro famiglie.

      In questi anni il Pd a livello nazionale ed anche locale, non ha sostenuto serie e concrete politiche economiche di rilancio in favore di imprese che nonostante le difficoltà hanno continuato   a produrre ricchezza per il nostro territorio e ad impiegare lavoratori nelle proprie aziende.

 
       Un imprenditore dovrebbe poter contare su "istituzioni amiche" impegnate a facilitare l'attività d'impresa e non ad intralciare la stessa con un eccesso di inutile e dannosa burocrazia.
 

       Nonostante il periodo economico difficile,  nelle aziende del territorio che ho incontrato, ho percepito tanto entusiasmo e voglia di fare e da loro ho ricevuto lo stimolo  portare avanti quelle che sono da sempre le nostre politiche in materia economica: la riduzione della pressione fiscale, il sostegno al credito alle imprese,la detassazione a quelle che vorranno investire gli utili in azienda riqualificando e creando al tempo stesso posti di lavoro.

Il mio impegno sarà quello di portare avanti queste battaglie con convinzione a prescindere dall’esito delle urne, il rapporto con le aziende intrapreso da tempo non si interromperà certamente il 23 novembre ma proseguirà al fine di concretizzare gli impegni che ci siamo assunti.   

       

 

martedì 11 novembre 2014

LA SICUREZZA NON SIA UN OPTIONAL

Il Carlino 12-11-14
La Voce 12-11-14
Il Corriere 12-11-14
 
AGGRESSIONE AI VIGILI

 

       Innanzitutto vorrei fare i miei personali auguri di pronta guarigione al vice comandante della polizia municipale ed inoltre vorrei esprimere anche a nome del gruppo di Forza Italia la solidarietà a tutte le forze dell’ordine che erano impegnate a garantire la sicurezza per la Fiera di San Martino visto l’incresciosa aggressione subita dal vice comandante.

      Trovo vergognoso che si tenda a minimizzare quanto accaduto, mi sento in dovere morale e politico di condannare senza se, e senza ma, questo tipo di episodi.

       Questo episodio è un fatto grave, a prescindere da chi sia stato commesso, ossia l’aggressione ad un pubblico ufficiale di polizia, ci manca solo che quel gesto violento venga giustificato come fosse indotto da un comportamento del vigile insensibile alla situazione di disagio del povero immigrato.

       Il problema dell’abusivismo durante le fiere e mercati è sempre esistito, ma per troppi anni si sono chiusi occhi e orecchie, tanto che poi la situazione è diventata ingestibile.

        Gente che abita presso i varchi di accesso alla fiera mi ha riferito che, gli abusivi arrivavano carichi di merce intenti ad assillare continuamente ogni avventore della fiera cercando di vendere ABUSIVAMENTE la loro mercanzia, sotto gli occhi dei poveri ambulanti che regolarmente emettevano scontrini fiscali e che avevano pagato tanto di permesso ed occupazione di suolo pubblico per la fiera. A detta degli ambulanti regolari anche piuttosto esosa!!!

        La fiera ormai è alla stregua della situazione che si verifica ogni estate sull’ arenile, la sicurezza e’ un problema molto sentito in Romagna e specialmente nella vicina Rimini.

       E’ doveroso provvedere alla sicurezza dei nostri concittadini e compaesani, in questi casi siamo in situazioni di emergenza e come tali vanno affrontati.

 

Francesca D’Amico    Candidata di Forza Italia alle elezioni regionali

domenica 2 novembre 2014

A TUTELA DEL CROCIFISSO NEI LUOGHI PUBBLICI



A Tutela del Crocifisso
 
       L’Italia e’ sempre stata orgogliosa della propria origine cristiana e, gli italiani sempre vicini alla citta’ del Vaticano, al sommo pontefice ed ai suoi ministri.
       E’ storicamente risaputo che sin dal dopoguerra, gli appartenenti al partito comunista, pur se insofferenti verso preti e chiese, non si permisero mai di eliminare i simboli cattolici dagli uffici statali italiani con la faciloneria con cui lo si fa in questi ultimi tempi.
       Il simbolo di Cristo non può essere rimosso da scuole ed uffici in quanto esso non rappresenta nulla  di offensivo verso i credenti delle altre religioni come alcuni pretestuosamente vogliono farci credere.
 
La normativa relativa all'imposizione del crocifisso nelle aule scolastiche in Italia trova una prima (indiretta) indicazione nella legge Casati del 1859 sull'importanza della religione cattolica nelle scuole del Regno di Sardegna. Le normative citate dalla giurisprudenza sono contenute in due regi decreti del 1924 1928, mai abrogati, relativi rispettivamente alle scuole elementari medie, sugli arredi scolastici delle aule, dove il crocifisso figura insieme con il ritratto del re d'Italia (con la repubblica, aggiornato con il ritratto del presidente)."

       Non ci siamo mai sentiti offesi nel vedere una stella di David, un mussulmano pregare rivolto verso la Mecca, una moschea oppure una chiesa ortodossa, e il crocifisso, al pari degli altri simboli non è strumento di offesa.
       Le persone che si sentono offese sono le stesse che odiano tale simbolo e vogliono la sua distruzione, se ci fosse Don Camillo girerebbe il crocifisso affinché il Cristo non debba assistere a certe malefatte commesse in suo nome o a causa sua.
       Facciamo queste riflessioni perché purtroppo ci sono arrivate segnalazioni da parte di alcuni genitori che ci hanno fatto presente, che in alcune classi delle scuole santarcangiolesi, è sparito il crocifisso.
       Vorremmo quindi sollecitare l’amministrazione comunale a verificare che in tutte le classi delle scuole del territorio sia presente il crocifisso e laddove mancasse, vorremmo conoscere per quale motivo sia stato tolto ovvero, se esistono delle motivazioni quali ad esempio un’imminente tinteggiatura o se invece ci troviamo di fronte a motivazioni ideologiche.
 
       Non siamo nel medioevo o al tempo digli inquisitori spagnoli, non vogliamo imporre ad altri la nostra religione ma, altresì non vogliamo che altri pretendano di toglierci i nostri simboli.
        Ricordate che ogni giorno del nostro calendario e’ abbinato al nome di un Santo, rimuovere Cristo, equivale rimuovere tutti i Santi, tutte le festività patronali e negare indirettamente la chiesa e la religione, cosa già avvenuta in questo paese durante la conquista francese e la relativa annessione all’impero Napoleonico.
 
 
Denise Donzelli       Marco Fiori    Forza Italia Santarcangelo

giovedì 30 ottobre 2014

A NATALE PARCHEGGI GRATUITI di Walter Vicario



Parcheggi gratuiti a Natale?
 
    Ma come?
Non più di due anni fa il sottoscritto veniva contrariato e contestato proprio dall'allora direttore della Confesercenti e dal presidente di Città Viva, con queste letterali dichiarazioni a mezzo stampa :  " i parcheggi gratuiti per Natale a Santarcangelo NON SERVONO!!!!"....
 
    Oggi suona strano ed inverosimile che gli stessi, come vuole farci credere l'assessore Paola Donini, siano a richiedere i parcheggi gratuiti a Natale!
 
    E' quindi necessario chiarire la situazione ed ad ogni buon fine appare giusto e "democratico" specificare quali associazioni di categoria abbiano chiesto, seppur tardivamente, tale NECESSARIA OPERAZIONE!
 
    Oppure che siano gli stessi, che oggi si sono tra l'altro passati il testimone alla guida della Confesercenti Clementina, a dichiarare se la richiesta provenga anche dalla loro associazione con ammissione di colpa per aver contrastato, non tanto una iniziativa del sottoscritto, bensì una operazione realmente utile ad i propri associati che oggi, invece, viene ritenuta giusta dall'amministrazione.   
 
    Infine ci chiediamo in che modo l'assessore Donini intenda tutelare, "al di sopra delle parti", le attività commerciali e turistiche visto che ella stessa gestisce un'attivita ristorativa nel centro storico? In altre parole Paola Donini come renderà compatibili le sue idee di valorizzazione turistica della nostra città con il quotidiano impegno di lavoro presso il suo pubblico esercizio?
Sarà bene che si sappia che non tolleleremo atteggiamenti meno che limpidi e cristallini in un periodo storico così lacerato da contrapposizioni e da profili politici non certo esemplari  per la pubblica opinione. La Donini deve ancora dimostrare di saper trattare anche con i rappresentanti di alcune associazioni di categoria che sono lontani dalle sue prospettive ed idee politiche.
 
Vicario Walter
Forza Italia
Santarcangelo Di Romagna

mercoledì 22 ottobre 2014

PARMA, LA CARRIERA PRIMA DELLA CITTA'? di Walter Vicario

L'UNICA COSA VUOTA E' IL CURRICULUM DELLA PARMA 

Viviamo un tempo in cui sembra che l'Estate si sia spinta fino all'Autunno e che le ambizioni del Sindaco Alice Parma si spingano oltre ogni limite.
 
Oggi gli incarichi della Parma compongono un lungo elenco: membro del nuovo Consiglio della Provincia di Rimini; membro del Consiglio provinciale dell'ANCI; membro del Consiglio regionale dell'ANCI; Coordinatore provinciale dell'ANCI; Sindaco di Santarcangelo. E non sappiamo quant'altro!
 
Certo che di strada la Parma ne ha fatta. Neppure qualche anno fa l'avevamo ricordata giovane e semplice componente della segreteria riminese del candidato Sindaco Andrea Gnassi. 
Appare perciò evidente che la Parma sia più preoccupata della sua personale carriera politica,
 
-Puttosto che impegnare tutte le sue energie per impedire la chiusura dell'Ospedale di Santarcangelo.
 
-Piuttosto che dare fondo a tutte le sue competenze per sburocratizzare le vigenti normative comunali che stanno soffocando innumerevoli attività produttive locali.
 
-Piuttosto che dirottare ogni sforzo per individuare le risorse necessarie per aiutare le tante famiglie in difficoltà, le numerose imprese a rischio di fallimento, le troppe persone che faticano a sostenere il solo arduo compito della sopravvivenza.
 
Gli elettori, i cittadini di Santarcangelo e i simpatizzanti del PD dovrebbero valutare con attenzione questi comportamenti che di certo dimostrano quanto ingiusto sia stato l'esito delle ultime elezioni comunali. Noi continuiamo a pensare che Santarcangelo meriti di più.
 
La Parma anche se tenta dI NOBILITARE il suo "curriculum" FACENDO INCETTA di incarichi rimane sempre una ragazza giovane che si è ritrovata CATAPULTATA a ricoprire il ruolo di Sindaco nonostante non abbia mai ricoperto incarichi in nessun settore lavorativo.
 
La Parma, inoltre, nonostante tutto questo suo bel daffare, ha pure trovato il tempo di mettere fuori gioco il compagno Mauro Morri, ritenendolo scomodo anche come semplice candidato alle prossime regionali.
Purtroppo il problema che si profila non è davvero solo del Sindaco, ciò in virtù del patto elettorale che è stato sottoscritto con i cittadini elettori di Santarcangelo.
Intendiamo dire che il problema è della collettività cittadina, del Comune e della Giunta Municipale che non brilla per competenze, per esperienze e per autorevolezza sia in loco che fuori.
 
Insomma, come si fa ad accettare tanti incarichi dispendiosi sia in termini di tempo che di risorse mentali e culturali, quando si dovrebbero prioritariamente  curare le sorti (ahinoi) di un Comune che evidenzia tanti problemi e tante carenze amministrative?
 
Le consigliamo le dimissioni da qualche incarico prima che glielo chieda Matteo Renzi in persona.
 
Walter Vicario
Forza Italia Santarcangelo 

lunedì 13 ottobre 2014

MOZIONE PARCHI GIOCHI INCLUSIVI...FACCIAMO UN PASSO AVANTI

Il Nuovo Quotidiano 14-10-14

Parchi giochi inclusivi…facciamo un passo avanti   

 

       Siamo stati piacevolmente colpiti dalla decisione dell’amministrazione di installare un gioco inclusivo nel parco del Campo della Fiera. Quello dell’inclusività, quella vera, è sempre stato per noi un argomento molto sentito ( ricordiamo anche l’idea del nostro amico Fernando Vannini per una Santarcangelo senza barriere) non solo dal punto di vista politico, ma soprattutto dal punto di vista umano.

       Il superamento delle barriere architettoniche passa anche attraverso il superamento delle barriere culturali, e le barriere culturali si abbattono solamente quando due mondi separati si incontrano e interagiscono tra loro, così si superano la paura e l’ignoranza. Cosa c’è quindi di più educativo e bello che veder giocare i bimbi insieme, indipendentemente dal fatto che siano abili o meno, in tutti i parchi? Sarebbe triste, riduttivo ed anche ghettizzante creare dei parchi ad hoc, l’obbiettivo che ci poniamo è quello di rendere fruibili indistintamente a tutti i bimbi i parchi pubblici e le aree verdi attrezzate, nulla di esoso per le casse comunali visto che il costo di un gioco inclusivo non si discosta più di tanto da quello di uno tradizionale.

       Per questo motivo, si chiederà tramite apposita mozione che sarà al voto nel prossimo consiglio comunale,  l’impegno per l’amministrazione affinché la realizzazione di nuove aree attrezzate sia fatta nel segno dell’ inclusività, con l’installazione di nuovi giochi accessibili a tutti, mentre per quanto riguarda i parchi giochi già esistenti si chiederà l’impegno a provvedere, ogni qual volta ci sarà un gioco da rimpiazzare in quanto rotto o deteriorato, a sostituirlo con un gioco inclusivo. Una mozione che si ispira a quanto proposto da Silvio Biondi di Chiave di Svolta a Poggio Torriana.

       Si tratta di una soluzione che, tra l’altro, non prevedrebbe costi aggiuntivi rispetto a quelli già preventivati. Approvando questa linea di indirizzo, in tempi relativamente brevi, si potrà far giocare tutti insieme, sotto lo stesso sole e sotto casa favorendo l’integrazione  e combattendo l’ignoranza.

 

Massimiliano Crivellari      Loris Dall’Acqua       Forza Italia Santarcangelo

                                                                        

venerdì 3 ottobre 2014

FLOP PRIMARIE PD di Walter Vicario




Poco più di duecentocinquanta (250) votanti di Santarcangelo alle Primarie del PD per la candidatura di partito alla Presidenza della Regione Emilia Romagna del prossimo fine di Novembre. Non c'è che dire: un flop clamoroso per il partito che nelle ultime elezioni amministrative, insieme alla sua coalizione di Sinistra, era riuscito per un pugno di voti nell'impresa di evitare il ballottaggio con la coalizione sapientemente strutturata da FI e da Progetto CI.VI.CO..
 
In pratica la macchina da guerra del PD impostata sulle clientele e sul potere, al di fuori di questo meccanismo di raccolta del consenso, non ha saputo far altro che mettere insieme i cocci di un'adesione senza ideali e senza collante se non quello degli interessi di bottega.
 
A far bene i conti, tra quei poco più di 250 votanti, ci sono i benemeriti volontari della rinominata Festa dell'Unità, i familiari dei membri dell'attuale Giunta municipale (e forse neppure tutti), coloro che si sono visti costretti ad apparire fugacemente al seggio delle Primarie perché in attesa di qualche "risposta" da parte dell'Amministrazione Comunale, i moderati cattolici che pur di galleggiare su una poltroncina sono disposti a spalleggiare posizioni anche da scomunica, e i semplici fiancheggiatori della lista Senso Comune (che i più avveduti hanno rinominato priva di "senso del pudore"). 
 
Ah, dimenticavo: naturalmente oltre a quei quattro gatti (non in senso figurato, ma proprio quattro di numero) dei socialisti nostrani che, non soddisfatti dello "zerbinaggio" di due  -per loro improduttive-  legislature al servizio del PD, si sono immolati anche in queste Primarie alla stregua di una minuscola corrente di quel partito, capaci anche di sostenere pubblicamente e col simbolo del PSI, il sicuro candidato perdente della competizione pre-elettorale.
 
Non c'è che dire, e come al solito, una ben strutturata politica del consenso da investire nel futuro remoto del PSI, i cui onorevoli Padri Nobili vorrebbero uscire dalle tenebre per prendere a ceffoni gli artefici di tali insopportabili strategie.
 
Forse avrò pure dimenticato qualche soggetto tra i votanti alle Primarie di Santarcangelo, ma si tratta di poche unità, non certo di numeri di sostanza che possono fare la differenza.
 
Con affluenze di questo tipo, per scaramanzia non mi avventuro a dire che nelle prossime elezioni regionali potrebbe prevalere il candidato di FI alla Presidenza, ma ci si può augurare comunque un buon risultato, diciamo pure un colpo di coda finale, daltronde Riccione insegna, e se i moderati cattolici sapranno farsi un esame di coscienza magari sarebbe l'occasione per loro di prendere le distanze da "QUEL SISTEMA" che finalmente anche in Emilia Romagna si sta sgretolando, evitando magari anche "LA SCOMUNICA".
 
Vicario Walter
Forza Italia
Santarcangelo di Romagna

giovedì 2 ottobre 2014

LE OPPOSIZIONI INDIGNATE PER GLI ORRORI DI COMUNICAZIONE


COMUNICATO STAMPA

Questa mattina tutta la stampa locale, il sito del comune e le testate on line, riportano il resoconto del consiglio comunale di martedì scorso. Si tratta di un lungo comunicato stampa in cui, fra le altre cose, si parla delle riduzioni sulle tariffe Tari. La delibera propone un abbassamento del 6% per le famiglie e dell’11% per le imprese. Su questo argomento si è fatto un gran parlare sui giornali anche nei giorni precedenti  il consiglio, un dibattito che ha coinvolto opposizioni, associazioni di categoria e  l’amministrazione. Quest’ultima, in particolar modo, ha speso molte parole di autoelogio lasciando ad intendere che aveva trovato € 250.000,00 con i quali avrebbe potuto applicare degli sconti sulla Tassa sui Rifiuti… Siamo dovuti arrivare a ridosso del consiglio comunale per scoprire che  quegli sconti tanto decantati erano in realtà un atto dovuto verso i cittadini perché i costi per lo smaltimento dei rifiuti erano già stati pienamente coperti come, tra l’altro, evidenziato anche nel documento inviato dai sindaci revisori.
Quello che questa mattina, però ci ha colpito davvero, è  il fatto che secondo quanto indicato nel comunicato stampa rilasciato dal Comune risulta che Fi, FdI,  Ci.Vi.Co e M5S hanno votato contro alla riduzione delle tariffe: questo non solo non corrisponde a realtà e favorisce un’informazione distorta ma soprattutto  lede profondamente l’immagine di questi quattro gruppi consigliari agli occhi della cittadinanza, anche per come la notizia è stata posta all’interno del suddetto comunicato. Ci.Vi.Co, Forza Italia e Movimento 5 Stelle si sono astenuti, Fratelli D’Italia addirittura non ha partecipato al voto, per tutti e quattro i gruppi si è trattato di una  presa d’atto per un provvedimento che poteva essere modulato meglio,  ma che comunque va incontro alla nostra comunità. Chiunque possa avere dei dubbi sulla veridicità delle nostre affermazioni può andare a rivedere lo streaming della seduta consigliare, la votazione in questione parte a 2 ore e 11 minuti dall’inizio delle riprese. 
Nonostante la giunta si sia insediata da poco più di 100 giorni siamo ormai abituati a vedere comunicati in cui i nostri amministratori si lavano la bocca appropriandosi di meriti che di fatto non sempre hanno, come gli sconti sulla Tari e risparmi sul personale (in realtà messi a bilancio dal commissario Di Nuzzo), ma questo ha superato ogni tipo di limite. Per questo motivo la richiesta formale, che arriva da tutte le forze politiche di opposizione coinvolte, è quella non solo di una smentita chiara e ufficiale che riporti anche le scuse da parte dell’amministrazione  comunale, ma anche quella di ricordare che la comunicazione istituzionale deve essere obiettiva senza lasciare spazio a proclami o spot degni di una  campagna elettorale. 

Forza Italia
Fratelli D’Italia – AN
Progetto Ci.Vi.Co
Movimento 5 Stelle

MOZIONE TAVOLO VALLE DELL'USO

COMUNICATO STAMPA PUBBLICATO OGGI SUL CORRIERE
La Valle dell’Uso, e le comunità che ci vivono, meritano un futuro sostenibile. La presenza di cave estrattive, di allevamenti intensivi e di discariche negli anni hanno portato ad un aumento considerevole del traffico pesante a scapito della qualità della vita di chi nella valle dell’Uso ci lavora e ci vive. Dal punto di vista amministrativo, l’appartenenza a due province diverse la rende terra di confine, ed è un limite che deve essere superato, servono strategie comuni e una visione più ampia del territorio. Per un confronto più proficuo e costruttivo, di fronte a queste premesse, noi di Forza Italia Santarcangelo di concerto con il Movimento Cinque Stelle Santarcangelo e altre liste civiche di opposizione di quasi tutti comuni della valle, abbiamo ritenuto che l’istituzione di un tavolo di lavoro sovra comunale e sovra provinciale per un futuro sostenibile nella Valle dell’Uso, possa rappresentare un importante ed indispensabile punto di partenza. Quello che ricerchiamo è un tavolo di confronto tra gli enti interessati, che a differenza del passato, dia spazio anche ad una rappresentanza delle opposizioni, un tavolo sul quale discutere di territorio, di paesaggio, di viabilità, di ecologia, di imprenditoria e perché no anche di turismo. Di fronte a questa valanga di mozioni ed emendamenti è emerso un quadro confuso e per nulla propositivo da parte delle attuali amministrazioni. Basti pensare che i Consigli di Borghi, di Poggio Torriana e Santarcangelo hanno ricevuto tre risposte diverse con tre motivazioni diverse sul perché non si debba costituire alcun tavolo. Queste risposte spaziano dall’affermazione che il tavolo di lavoro esisteva, ma è stato chiuso a Marzo 2011 fino alla dichiarazione che i tavoli (sì, ne sono stati svelati magicamente due)… sono tutt’ora funzionanti, ma riservati alle amministrazioni, fino ad arrivare ad un poco rassicurante “non sappiamo, ma crediamo sia difficoltoso aprirne uno allargato alla condivisione delle opposizioni e poi, sono compiti che spettano alle amministrazioni…”. Sinceramente, in primis, troviamo triste questa poca chiarezza nei confronti dei cittadini ed in secondo luogo verso le altre forze politiche che rappresentano ormai quasi la metà della popolazione di questi Comuni. Inoltre siamo convinti che, di fronte a delle tematiche così importanti come lo sviluppo sostenibile di una valle intera, uno sviluppo che passa da scelte paesaggistiche ad altre che implicano direttamente la salute della stessa popolazione passando dalla difesa dell’ambiente, la partecipazione condivisa di tutti risulti fondamentale a prescindere della fiducia o meno verso le amministrazioni presenti.

Massimiliano Crivellari     Forza Italia Santarcangelo

martedì 30 settembre 2014

INTERROGAZIONE ROTONDA VIA EMILIA

Il Nuovo Quotidiano 01-10-14

       La realizzazione della rotonda che mette in comunicazione la SS 9 via Emilia e la via Montalaccio ha creato diversi problemi alle aziende ubicate nell’area artigianale visto che, la sua realizza  zione, ha comportato la chiusura di alcuni accessi all’area artigianale creando difficoltà ai mezzi in entrata. Tra gli impegni che il Pd si era preso in campagna elettorale, c’era anche la risoluzione delle criticità sorte in conseguenza alla realizzazione di tale rotonda. Volendo ben sperare che l’impegno preso non fosse la solita “promessa elettorale da dimenticare all’indomani della vittoria” ed essendo passati i primi 100 giorni, ci è sembrato doveroso interrogare l’amministrazione in merito. Abbiamo quindi chiesto se avesse già provveduto ad incontrare l’ ANAS che ha competenza sulla strada e quali proposte intenda portare avanti per rendere maggiormente accessibile l’area artigianale e con quale tempistica, gli imprenditori, specialmente quelli con maggiori difficoltà meriterebbero di essere tenuti aggiornati sugli sviluppi con maggiore assiduità.
Massimiliano Crivellari Forza Italia Santarcangelo

giovedì 18 settembre 2014

OSPEDALE FRANCHINI E RIORDINO SANITA' di Daniele Macrelli


Il Corriere 20-09-14

Già da tempo avevamo condiviso le istanze per il mantenimento del reparto di chirurgia, ed in particolare della specializzazione rappresentata dalla chirurgia del seno, ora  a maggior ragione dopo aver appreso della petizione promossa dall’Associazione delle amiche della U.O. di Chirurgia Senologica presso  l’Ospedale Franchini, non possiamo che rafforzare il nostro convincimento. Sulla questione però ci asterremo dall’entrare nel merito sanitario,  ma bensì  esprimeremo  delle valutazioni di carattere politico, poiché a monte dei tagli nella sanità, ci sono sempre delle scelte politiche. Riteniamo pertanto poco efficace il dialogo con il Direttore Generale della nuova Azienda Sanitaria della Romagna, poiché tra gli indirizzi che ha ricevuto,  vi è senz’altro quello della riduzione della spesa e talvolta anche a discapito del diritto alla salute, senza tenere in alcun conto le peculiarità dei territori ove sono presenti le strutture sanitarie. Riteniamo pertanto di rivolgerci ai quei Consiglieri Regionali, che queste decisioni assumono e che poi affidano ai direttori generali di turno. Fino allo scorso anno frequenti erano gli incontri con la Vice Presidente della Regione Emilia Romagna Simonetta  Saliera, la quale perorava la costituzione della nuova Unione Valle del Marecchia da Casteldelci fino al mare, o quasi, di fronte alla comprensibile ritrosia di alcuni Comuni ed ai problemi di bilancio di altri. Non dimentichiamo che di questo Ente il nostro Comune è il  maggiore contribuente, a fronte di un peso decisionale non corrispondente.  Altro argomento che ci sentiamo di far valere a livello politico è quello della gestione dell’Azienda dei Servizi alla Persona, ovvero l’ente che coordina le case di Riposo per anziani. Anche su questo versante il nostro Comune per seguire una legge regionale scellerata, ha dovuto chinare la testa e addossarsi perdite di bilancio, dovute essenzialmente ad accordo capestro per A.S.P., tra uno dei Comuni soci e l’U.S.L. proprietaria di un immobile adibito a casa di riposo. Così facendo ha dovuto tra l’altro accantonare un progetto di ampliamento della Casa di Riposo, che avrebbe avuto senz’altro il riconoscimento dei nostri cittadini, visto l’interminabile lista di  attesa. Noi riteniamo che il Comune di Santarcangelo dia molto di più di quanto riceve. Se si vuole poi continuare a fare valere argomenti di carattere economico a sostegno del depotenziamento della struttura sanitaria, non dimentichiamo che in questo territorio trovano soluzione anche problematiche di carattere nazionale. Ci riferiamo alla presenza della discarica in Comune di Sogliano, limitrofo all’Unione dei Comuni Valle del Marecchia, e che qualcuno pensando ad un suo esaurimento progetta già di realizzare anche all’interno della stessa Unione dei Comuni. La presenza di questi impianti come è noto crea disagi anche per i comuni limitrofi, ne è una chiara testimonianza il flusso di autotreni che quotidianamente percorrono la Via Provinciale Uso. Riteniamo che nei territori ove sono presenti questi impianti, debbano essere attuate delle politiche di compensazione per i disagi arrecati. Qualcuno potrà osservare che questi argomenti centrano poco o niente con la chiusura del reparto di chirurgia, ma evidentemente è il segno della disponibilità dei cittadini di un territorio a vedere anche oltre il proprio interesse particolare, e per questo è necessario rispetto, e non fare dei semplici calcoli economici come quelli che si appresta a fare uno zelante Direttore Generale.

                                                                                                                      Forza Italia

                                                                                                                  Macrelli Daniele

 

  

mercoledì 17 settembre 2014

ASL UNICA ROMAGNA di Marco Lombardi


LOMBARDI INTERVIENE SU ASL UNICA ROMAGNA.

La prima anomalia, per una Regione che si vanta di concertare qualsiasi cosa e che fa della partecipazione il suo fiore all'occhiello, è costituita dal fatto che lazienda ASL Romagna è stata calata dall'alto per un disegno politico esterno, dal quale i professionisti della azienda sono stati completamente estromessi. Del piano di riorganizzazione aziendale, degli obiettivi, delle finalità, dei metodi, dei mezzi, gli operatori delle aziende sono stati tenuti e sono tuttora tenuti alloscuro. 

Se tale metodo è discutibile nella riorganizzazione di una azienda tradizionale, costituita dalla dirigenza e dalle maestranze,  risulta aberrante se applicato ad una azienda sanitaria, fatta da migliaia di professionisti (peraltro definiti contrattualmente dirigenti) che lavorano con la salute delle persone, che fanno progetti avanzati di formazione e di crescita professionale  e che da un giorno allaltro vedono tutto il loro percorso professionale messo in discussione, se non annullato.

Queste mie considerazioni che potrebbero sembrare una difesa d'ufficio della categoria dei medici, riguardano in realtà la qualità dei servizi sanitari che vogliamo offrire ai nostri cittadini. I migliori servizi infatti sono quelli erogati da professionisti che dispongono non solo dei mezzi, ma soprattutto che hanno motivazioni forti per fare bene il proprio lavoro. E quali possono essere le motivazioni di chi viene trattato come manovalanza, come prestatore dopera e che non sa cosa sarà del suo futuro prossimo?

Ciò  vuol dire mortificare le professionalità e le eccellenze del territorio, che hanno impiegato anni e risorse economiche ingenti per arrivare a quei livelli,  e che allimprovviso vengono messi in discussione.

Mi scuso se cito lesempio della Chirurgia Toracica presente allOspedale di Riccione.

Negli anni passati la ASL Rimini ha investito ingenti risorse per formare chirurghi toracici, anestesisti, rianimatori, infermieri di sala operatoria facendo raggiungere a quel reparto un ottimo standard qualitativo. Sono state costruite le nuove sale operatorie e una nuova rianimazione con 10 posti letto per accogliere i pazienti chirurgici. E logico e normale che una provincia di 350.000 abitanti abbia un ospedale che cura il tumore del polmone e quanto è stato fatto in passato non è altro che ladeguamento agli standard qualitativi di base.  Eppure quei professionisti, oggi, non sanno che cosa sarà del loro futuro. Probabilmente, ma non è stato definito ancora nulla, la chirurgia toracica verrà unificata a Forlì e così un cittadino riminese che ha avuto la sfortuna di vedersi diagnosticato un tumore al polmone, oltre al peso della malattia avrà anche lonere di doversi fare curare lontano da casa.  E non stiamo parlando della malattia rara che colpisce poche persone e che giustamente deve essere curata in centri di eccellenza, ma del tumore del polmone che purtroppo è il secondo tumore per incidenza. Lo stesso discorso può essere fatto per altre specialità come la cardiologia, la chirurgia addominale, la rianimazione, la nefrologia.

Altro esempio è la scelta, o meglio la non scelta, che  l'azienda sta facendo con i primari.

I primari che stanno andando in pensione non vengono più rinnovati. Si nominano dei facenti funzione senza alcun peso decisionale e si aspetta. Probabilmente verranno creati dei direttori unici per tutta lazienda. Questo vuol dire per esempio che il primario della rianimazione potrà stare a Forlì e gestirà i reparti di Rimini, Cesena, Forlì e Ravenna.  Chi conosce minimamente la Divisione di un ospedale sa bene che questa è una proposta pericolosa  che condanna la Divisione  alla ingovernabilità . La Unità operativa di anestesia e rianimazione di Rimini è fatta da 60 medici e svolge attività complesse: pensare di non avere vicino una guida seria, forte, riconosciuta a capo di una simile struttura vuol dire aprire la porta allanarchia, alla mediocrità, fattori che in sanità si traducono sempre come servizi scadenti al cittadino, disservizi, malasanità.

                                                                                                                     

 

Infine la non meno importante situazione burocratico-organizzativa.

Il 1 gennaio 2014 è stata fatta partire lASL Romagna, senza che prima fossero stati determinati i principi base dellorganizzazione della nuova azienda ne i responsabili delle attività.

Questo ha voluto dire bloccare tutta lattività amministrativa delle aziende, i concorsi per i nuovi assunti,  gli acquisti già messi in preventivo, le pratiche già in essere, sono state tutte bloccate.

Le uniche tre figure che sono state definite nella nuova azienda sono stati il Direttore Generale, il direttore Sanitario e quello Amministrativo e quindi tutte le delibere e gli atti amministrativi devono essere firmate da loro tre.

Una delibera al momento impiega mesi per essere firmata e per essere resa operativa, perché i tre direttori si incontrano, senza avere un calendario predefinito, ogni mese circa e hanno ad ogni seduta,  centinaia di delibere da approvare. Peraltro, per quanto bravi, con quale attenzione si potranno approvare 100 150 delibere contemporaneamente?

Così può accadere che un reparto per avere un borsista ci metta otto mesi quando prima con  la azienda ASL Rimini ne bastavano due mezzo.  Se la nuova azienda aveva il compito di semplificare la macchina burocratica, ha fallito completamente il suo obiettivo.

Da ultimo l'importantissimo aspetto economico.

Per quanto riguarda il budget dei singoli reparti, già al primo semestre c’è stato un taglio delle disponibilità rispetto a quanto contrattato e peraltro questa manovra è stata fatta a giugno, quando già i reparti avevano più di sei mesi di attività pregressa.

La ex Azienda di Rimini, che era quella con i conti in regola, che negli ultimi 15 anni aveva fatto un percorso di crescita professionale importante, che aveva il più basso export in regione, che aveva  la casistica più numerosa delle altre aziende, corre il rischio di essere la prima a pagare le inefficienze della ASL Romagna.

Se tutto questo è stato fatto per ridurre maldestramente i costi della sanità, è singolare  che solo dopo pochi mesi dalla nascita, il bilancio della ASL unica sia già in rosso per circa 22 milioni di euro.

Probabilmente il teorema tutto teorico, sul quale è nata la ASL Romagna è già fallito, altre sono le ricette per rendere efficiente il servizio e razionalizzare i costi, ma sono ricette che la sinistra ideologica e  burocratica della nostra regione, che da sempre ha considerato la sanità come un proprio orticello da curare  in modo clientelare, non sa e non vuole mettere in pratica.

 

 

 

 

Marco Lombardi Forza Italia